Quest’anno di Servizio Civile sta passando velocissimo.
Ricordo come se fosse ieri tutte le emozioni di ansia mista a gioia che ho provato il primo giorno che sono entrata qui dentro. Quando entri in Piazzetta, ti senti immediatamente accolto, come se entrassi in una grande famiglia formata da ragazzi, volontari ed educatori. Il cuore pulsante sono i ragazzi, che con le loro storie di vita, i loro caratteri stravolgenti, lunatici, felici ti riempono la giornata di emozioni. Loro riescono con dei piccoli gesti a farti del bene e ti fanno entrare nel loro piccolo mondo fatto di cose belle, ma anche di cose brutte, e tu inconsapevolmente ricambi facendo loro del bene.
Ogni giorno sei a contatto con loro e ogni momento ti regalano un pezzettino di loro stessi, alcuni anche con molta fatica. La sensazione più inappagabile fino ad ora è quella di averli alleggeriti ogni tanto del loro piccolo peso che si portano dietro, anche solo con qualche risata, e vederli stare bene è diventato ormai fondamentale nel mio piccolo quotidiano. Una volta entrati nella routine della Piazzetta è difficile uscirci perché tra i volontari e i ragazzi ti senti completamente assorbito in un turbinio di emozioni ed eventi che riescono in qualche modo a riempire la a tua vita.
Quando ho deciso di fare domanda per il Servizio Civile ero molto incerta sul mio futuro, o su cosa volessi fare “da grande”, volevo trovare qualcosa in cui mettermi in gioco e scoprire le mie capacità, che forse non erano ancora venute fuori del tutto.
Buttandomi in quest’esperienza del tutto nuova per me e forse anche lontana dal mio quotidiano, ho sentito che avrei potuto conoscermi più a fondo e forse trovare la mia strada. Ad oggi dopo più di 6 mesi di servizio, posso dire di aver fatto una delle scelte migliori della mia vita, perché mi sento arricchita di tante emozioni che probabilmente non avevo mai provato, e posso dire di sentirmi più serena, perché forse quella fatidica scelta su cosa fare da grandi, ora ha una risposta: fare del bene agli altri è ciò che fa stare bene me.
Mi porterò sempre quest’ esperienza nel cuore perché ha cambiato la mia vita e le mie scelte e porterò sempre nel cuore ogni ragazzo della Piazzetta che mi ha fatto sentire viva.
Camilla